L’Economia del turismo in Iran
Oltre alla sua ricchezza archeologica e ai suoi siti storici, i turisti stranieri che visitano l’Iran parlano continuamente dell’ospitalità della sua gente, delle sue quattro stagioni, degli abiti e delle cucine tradizionali. Affermano anche che l’Iran è completamente diverso dal preconcetto formato nelle loro menti dai media stranieri.
Sebbene l’Iran si trovi geograficamente in una regione nota per l’insicurezza e l’instabilità, l’Iran è una destinazione turistica estremamente sicura. Tra l’altro, l’Iran è tra le prime 10 destinazioni turistiche del mondo. Gli archeologi dicono che l’Iran ha tra 800mila e un milione di siti e spazi architettonici storici, di cui 19 strutture sono state elencate dall’Unesco come siti del patrimonio mondiale.
Dei siti dell’ecosistema, 202 sono stati registrati. Spostandosi diagonalmente verso sud-est, per perdere il Mar Caspio a nord e le montagne di Alborz color acqua arcobaleno che lo circondano, attraverseremo la capitale Teheran, con il suo Palazzo Golestan dell’era Qajar e il centro con il meraviglioso Bazaar, verso le sue quattro stazioni sciistiche a nord di la città; la più grande è il resort Dizin.
Teheran ospita la conica Damavand. È il vulcano più alto dell’Asia con un’altezza di oltre 5600 metri. Un altro importante palazzo nella direzione opposta al palazzo del Goleastan è Saadabad. Una caratteristica del luogo è il museo Omidvar, dal nome di due fratelli simili a Marco Polo. Quasi sfiorando il Golfo Persico e lo Stretto strategico di Hormuz, c’è la provincia persiana del Sistan e del Baluchistan che si estende fino alle acque del mare di Oman.
di Redazione