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India, donna indù rischia la vita dopo conversione all’Islam

India – Una donna si è rivolta all’Alta Corte di Delhi in cerca di protezione per se stessa e la sua famiglia a causa delle minacce di morte ricevute dopo la sua conversione dall’induismo all’Islam.

La donna, che lavora a Delhi e vive a Shahjahanpur nell’Uttar Pradesh, ha cercato protezione per sé e per la sua famiglia. A causa della sua conversione, lei e la sua famiglia sono nel mirino dei media e degli estremisti indù.

L’istanza presentata all’Alta corte di Delhi afferma che Renu Gangwar, alias Ayesha Alvi, si è convertita all’Islam il 27 maggio a Delhi e dal 23 giugno ha iniziato a ricevere minacce.

La donna ha affermato di aver presentato una denuncia al commissario di polizia di Delhi il 24 giugno, chiedendo un intervento immediato per la sua protezione in merito alla sua conversione all’Islam, ma non è stata ancora intrapresa alcuna azione.

È in costante aumento la brutalità anti-musulmana in India, in particolare nella zona nord-orientale di Nuova Delhi. Diverse moschee sono state incendiate. Perfino alcuni musulmani sono stati bruciati vivi nelle loro case, o trascinati fuori dalle loro case e picchiati a morte. Anche i luoghi di lavoro appartenenti ai musulmani sono stati oggetto di violenza. Il Guardian ha riferito che in molti casi la polizia si è messa da parte e ha osservato i crimini o addirittura ha partecipato alla violenza degli indù. 

di Yahya Sorbello

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