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Venerdì di sangue a Gaza: oltre 300 i palestinesi assassinati

di Redazione

Sale di ora in ora il bilancio dei palestinesi di Gaza che cadono sotto i bombardamenti, da cielo, terra e mare.

Nel tredicesimo giorno di aggressione israeliana contro la Striscia di Gaza si contano 311 palestinesi massacrati dalla macchina da guerra israeliana. 72 sono bambini, 24 donne, 18 gli anziani.

I feriti sono circa 2,300 e molti versano in gravissime condizioni.

Dopo dieci giorni di bombardamenti aerei e aggressioni militari della Marina israeliana, l’invasione via terra scattata da appena due giorni (giovedì 17 luglio) ha già fatto numerose vittime. 63 palestinesi hanno perso la vita nelle ultime 48 ore.

Persone contro cannonate. E’ il confine orientale di Gaza ad essere maggiormente interessato dalle aggressioni israeliane.

Nella giornata di ieri 26 palestinesi sono stati assassinati da Israele. A nord, a Beit Hanoun, otto erano membri della famiglia Jirad. 4 i bambini caduti. Negli attacchi a sud, altre due famiglie sono state sterminate: a Khan Younes, la famiglia Sha’at ha perduto quattro membri. Nell’attacco contro Rafah tre palestinesi della famiglia Abu Snainah hanno perso la vita sotto le macerie. Entrambi i nuclei familiari hanno perduto altri componenti a distanza di poco tempo, quando i feriti non ce l’hanno fatta.

A Gaza il massacro di civili continua indisturbato, forte di un complice quanto vile silenzio dell’intera comunità internazionale.

 

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