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Usa e la “nuova Guantanamo” irachena

Gli Stati Uniti stanno cercando di trasferire i terroristi dell’Isis e i membri delle loro famiglie dall’ultima roccaforte di Daesh nella provincia siriana di Deir Ezzor ai campi nell’Iraq occidentale. Il sospetto è che il governo americano voglia istituire una “nuova Guantanamo” in territorio iracheno.

guantanamo-usaCiò che rimane del “califfato”, che al suo culmine si estendeva attraverso due Paesi e controllava 10 milioni di persone, è una manciata di strade nei pressi del fiume Eufrate che attraversa la città desertica di Baghuz.

Intrappolato da est e ovest da mercenari curdi delle Forze Democratiche Siriane sostenuti dagli Stati Uniti e dall’esercito siriano e dalla Russia, l’autoproclamato califfato è tra un inferno di fuoco. Si ritiene che circa mille uomini si trovino ancora nella tasca del fiume, insieme a un numero imprecisato di donne e bambini. Secondo quanto riferito, la coalizione guidata dagli Stati Uniti sta evacuando l’enclave e spostando i terroristi e i loro familiari in campi nell’Iraq occidentale.

Gli Stati Uniti stanno facendo pressioni sul governo iracheno per creare campi per accogliere migliaia di membri delle famiglie Daesh nelle aree desertiche dell’Iraq occidentale, ma ci sono timori che i campi si trasformino in una nuova Guantanamo.

L’esercito americano ha istituito quattordici basi militari per le sue truppe di terra in diverse parti dell’Iraq, compresa la regione irachena del Kurdistan, lo riferisce l’agenzia stampa al-Maloumeh citando l’esperto di sicurezza Safa al-Asam.

di Redazione

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