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Rifugiati, Unhcr elogia sostegno dell’Iran

Sivanka Dhanapala, il rappresentante uscente dell’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (Unhcr) in Iran, ha lodato i grandi sforzi compiuti dalla Repubblica Islamica per aiutare rifugiati e immigrati.

Durante un incontro avvenuto domenica a Teheran con il ministro degli Esteri iraniano, Mohammad Javad Zarif, Dhanapala ha evidenziato i contributi della Repubblica Islamica nei confronti dei rifugiati e degli immigrati che vivono in Iran, e ha dichiarato: “L’Iran ha fatto molti sforzi per aiutare i profughi nel quadro dei suoi impegni internazionali”. Zarif, da parte sua, ha sottolineato gli ampi e generosi sforzi compiuti dall’Iran per aiutare i rifugiati, e ha sottolineato la necessità di proseguire i colloqui e la cooperazione tra Teheran e l’Unhcr.

L’Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati ha mantenuto una presenza ininterrotta nella Repubblica Islamica dell’Iran dal 1984 e ha uffici a Teheran, Mashhad, Kerman, Shiraz, Isfahan e al confine di Dogharoun.

Nel 2016, Dhanapala ha dichiarato all’agenzia iraniana Tasnim che la Repubblica Islamica dell’Iran ospita generosamente una delle situazioni di profughi più estese e più lunghe del mondo. “Le stime del governo indicano che 951.142 rifugiati afghani e 28.268 profughi iracheni risiedono in Iran, oltre a 620mila afghani che detengono passaporti afghani e visti iraniani”, ha osservato il funzionario.

“Dal primo afflusso di profughi afghani quasi quarant’anni fa, l’Unhcr ha lavorato a stretto contatto con il suo principale omologo governativo, il Bureau for Aliens and Foreign Immigrants Affairs (Bafia) del Ministero degli Interni, per assistere e proteggere i rifugiati nel Paese. Nonostante il grande rimpatrio volontario in Afghanistan avvenuto tra il 2002 e il 2005, l’Iran ha assistito a un calo generale del numero di rimpatriati nel loro Paese di origine, in gran parte a causa del continuo deterioramento della sicurezza e della situazione economica in Afghanistan”, ha aggiunto Dhanapala.

Di conseguenza – continua Dhanapala – l’Unhcr ha lavorato a stretto contatto con il governo nei settori della salute, dell’istruzione e dei mezzi di sussistenza nel tentativo di migliorare l’accesso ai servizi per i profughi durante il loro soggiorno in Iran, e lavora sotto l’ombrello di un strategia regionale pluriennale nota come Strategia delle soluzioni per i rifugiati afghani (Ssar), nel tentativo di trovare soluzioni durature per la grandissima popolazione di rifugiati ospitati in Iran.

di Giovanni Sorbello

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