Cronaca

Un’altra bufera si abbatte sulla sanità lombarda

Ci troviamo di fronte all’ennesimo scandalo della sanità pubblica. Questa volta i fatti si svolgono in Lombardia; la procedura, sempre la stessa: appalti, mazzette, gare sulle quali mettere le mani e poi la politica del malaffare. La “cricca della sanità lombarda” formata dall’imprenditrice Paola Canegrati, da Mario Longo e Fabio Rizzi (quest’ultimi referenti politici), secondo i magistrati milanesi, avevano messo le mani sugli appalti dell’ospedale pediatrico Vittorio Buzzi di Milano. Qui venivano vinte gare in cui si forniva materiale scadente. Secondo il Gip Emanuela Corbetta, gli appalti “erano cuciti su misura per le aziende della Canegrati”.

L’ospedale è una delle strutture pediatriche più importanti di Milano ma anche delle Lombardia, e al suo interno arrivavano materiali medici, protesi e corone dentarie di scarsa qualità. Materiali per i quali, come direbbe la Canegrati in un’intercettazione sintetizzata dal Gip Emanuela Corbetti, i medici “non si lamentano solo perché altrimenti verrebbero presi a sberle”. La cricca aveva il doppio obiettivo di guadagnare sugli appalti e allo stesso tempo “spingere i pazienti verso le più remunerative attività in solvenza”.

Che la qualità del materiale in dotazione all’ospedale fosse discutibile viene fuori anche da un’altra intercettazione, questa volta protagonista è Stefano Garatti (attualmente agli arresti domiciliari), supervisore dell’ospedale di Desio e Vimercate, il quale afferma:”Diciamocelo tra noi… i laboratori che abbiamo non è che siano una roba della Madonna”. E ancora: “Le nostre corone (dentarie, ndr) sono fatte con il c…”. Il tutto sulla pelle di bambini e malati.

La triade, fiutando l’affare proprio intorno ai bambini, scrive il Gip, aveva intenzione di sbarcare all’estero. C’era un progetto di aprire un ospedale pediatrico in Brasile. “Ci faremo un paio di milioni a testa, buttali via”, dice durante un’intercettazione telefonica il presidente della commissione regionale Salute, Fabio Rizzi, parlando con la sua compagna. Una “operazione giusta” che gli avrebbe garantito di potere “estinguere i mutui”.

Rizzi adesso annuncia di volersi difendere dalle accuse durante l’interrogatorio davanti al Gip. Tuttavia, le intercettazioni paiono inchiodare l’ex senatore leghista, il quale in queste ore è stato sospeso dal partito del leader del Carroccio, Matteo Salvini.

Non è passato che qualche mese da quando le truffe scoperte dalla Guardia di Finanza ai danni della sanità pubblica in Lombardia avevano fatto emergere una situazione drammatica, con strutture convenzionate che ricevevano rimborsi senza avere i requisiti necessari. Ed ecco che siamo nuovamente dinanzi a storie che raccontano di inosservanza di regole e leggi, astuzie, illegalità, spechi, cattiva politica e non per ultimo abbandono dell’etica. Quasi a volerci ricordare che in questo Paese chi ha le mani in pasta fatica, e non poco, ad abbandonare certe cattive abitudini. E poco importa se i destinatari delle “sberle” sono bambini.

di Adelaide Conti

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