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Trump minaccia El Salvador, Guatemala e Honduras: “Stop aiuti umanitari”

Continua la lunga battaglia del Presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, per fermare l’arrivo di migranti dal confine messicano. Ora minaccia di tagliare gli aiuti umanitari ai Paesi del Guatemala, El Salvador e Honduras.

Trump-Muro-Messico“Stavamo pagando loro enormi somme di denaro e non le pagheremo più perché non hanno fatto nulla per noi, hanno installato queste roulotte”, afferma Trump, riferendosi alle carovane di migranti che si muovono in roulotte diretti verso il confine tra Messico e Stati Uniti. Dal momento della sua elezione, Trump ha subito dichiarato di voler costruire un muro di separazione sul confine che delimita Stati Uniti e Messico.

In effetti, il muro della vergogna, come viene chiamato dai messicani, esiste in parte già da tempo: si tratta di una barriera di metallo la cui altezza varia dai due ai quattro metri. La soluzione di adoperare recinzioni anti-immigrazione è stata elaborata nel 1990, quando a capo del governo statunitense c’era George H. W. Bush. Da allora, la barriera è stata più volte rafforzata e i vari governi che si sono succeduti hanno continuato ad estenderla lungo il confine.

Il muro della vergogna, però, non ha mai fermato le persone provenienti da zone devastate soprattutto dall’incapacità dei governi dell’America centrale di tutelare i diritti e la sicurezza dei propri cittadini. In migliaia tentano di raggiungere gli Usa, perché rimanere nelle proprie case significa rischiare la vita. Mancano lavoro e sicurezza. Le popolazioni sono vittime della povertà e delle violenze, sopraffatte dalla criminalità locale.

Nell’ultimo periodo il numero di migranti è aumentato. Sin dall’inizio dell’esodo, il governo statunitense ha tentato la repressione del fenomeno arrivando anche ad autorizzare le forze di polizia statunitense che pattugliano il confine a sparare sui migranti se dovessero scagliare sassi contro di esse. Il costo per procedere alla chiusura del confine è ingente. Fino ad oggi il Congresso degli Stati Uniti non ha concesso i finanziamenti necessari per la costruzione di nuove barriere.

E così, il Presidente Donald Trump fa carta straccia della Costituzione americana, afferma che la migrazione di massa dall’America centrale rappresenta un pericolo per la nazione e a febbraio di quest’anno dichiara lo stato di emergenza nazionale. In questo modo, per il governo statunitense sarà possibile reperire i fondi per completare il muro anti-immigrazione.

di Anna Lisa Maugeri

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