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Scie chimiche e Muos: lo stesso disegno prende forma

di Giorgio Carana

Da alcuni anni osserviamo nei nostri cieli, sorvoli di aerei che a tutti cittadini paiono normali voli di linea ma che ad una più attenta riflessione suscitano qualche dubbio. “Che c’è di strano! Gli aerei… volano”!

Certo, ma informandoci sui codici di volo, come il codice della strada per le automobili, veniamo a sapere che in cielo ci sono le rotte, le quote, gli orari, i corridoi, i piani di volo e altro ancora. Praticamente un aereo:

  • non può decollare o atterrare quando vuole ma deve rispettare un orario di partenza e di arrivo. Rispetta anche una velocità di crociera.
  • Deve percorrere un’autostrada ben definita. Sempre quella.
  • Deve farlo ad una quota seguendola linearmente (l’inversione ad U è permessa in rarissimi casi di emergenza e in un raggio di pochi Km seguente al decollo).
  • Il volo è regolato automaticamente, tranne in fase di decollo/atterraggio, dunque di solito tutto procede nello stesso modo quotidianamente.
  • Il numero dei decolli è sempre quello, tranne per quelli straordinari che sono regolamentati, con gli stessi protocolli che regolano le stazioni ferroviarie.

Ecco, pensiamo al traffico su rotaie per rendere l’idea. Soprattutto sappiate che esiste una mappa dei voli aerei e su siti come “Plane Finder” troverete, in tempo reale, l’aereo che state cercando mentre vola sulla sua rotta. Solamente gli aerei militari non sono “visibili” ma quelli oltre ad avere altre rotte, per lo più brevi se sono di ricognizione, sono riconoscibilissimi per tipologia all’osservatore.

Ciò che trae in inganno però è il rilascio della scia che a tutti appare normale non sapendo che un protocollo sui carburanti del 1975 ha tolto la percentuale di acqua che era quella che provocava pericolose formazioni di ghiaccio nei motori e la conosciuta scia di condensa. A questo proposito bisogna sapere che le scie di condensa

  • sono evanescenti e spariscono in pochissimo tempo (da secondi a pochi minuti);
  • si formano solamente sopra i 7mila metri, con il 70% di umidità relativa e da –40° (condizioni contemporanee).

Vedere dunque un aereo che vola a 2/4000 metri magari in un assolato giorno d’estate o vedere più aerei che volano alla stessa quota incrociandosi, paralleli, a griglia, che virano ma capite che non provengono dall’aeroporto a voi più prossimo e che rilasciano scie lunghissime o anche non persistenti (sono bassi però), vi deve convincere che non sono aerei di linea e che stanno irrorando l’atmosfera. La prova lampante (ammesso che non basti) è l’assenza di livrea. Questi aerei sono bianchi o argento e non hanno la targa! Come se si rendesse possibile che auto di F1 possano circolare in città senza matricola.

Da analisi effettuate negli anni e da vari istituti e laboratori di ricerca si è dedotto che lo scopo di queste irrorazioni contenenti una miscela di metalli pesanti (Alluminio e Bario i più comuni) è legato ad una serie di programma non sempre militari. Si reputa possibile (per troppi ormai è certo e documentato) che “non ci sono le mezze stagioni”, le stranezze delle condizioni meteo, gli ultimi fortissimi terremoti, certe eruzioni vulcaniche siano provocate con l’aiuto di questa cappa biancastra che hanno creato in cielo. Ma questo è allora il mezzo! Dov’è la fonte? E qui avremmo bisogno di un libro e non di un articolo. In breve la fonte si chiamano H.A.A.R.P.  e  M.U.O.S. Ebbene si, proprio quello che abbiamo in casa, a Niscemi. HAARP è una installazione presente in tutti i continenti che copre elettromagneticamente tutto il globo e dopo le scoperte sull’elettromagnetismo si comprese che lo si poteva usare non solo per tutte le invenzioni cordless, wi-fi, di telefonia cellulare, forno a microonde e mille altre applicazioni ma anche come mezzo di “trasporto” per informazioni, controllo delle frequenze mentali, addensamento molecolare dell’atmosfera, rilascio di energia geomagnetica…

Una cosa enorme che lascio immaginare oppure su cui ci si può informare. Il MUOS è una propaggine di HAARP e la cosa su cui porrei l’attenzione è che molti, troppi, quasi tutti affidandosi ad informazioni inesatte (ufficialmente gira un solo articolo di Panorama vecchio di anni che raccoglieva quanto fu diramato ufficialmente dall’alto) che attestano che nella base di Niscemi, quando sarà finita, verranno messe in funzione tre enormi antenne paraboliche per il controllo della navigazione aerea senza pilota (droni) e la comunicazione sottomarina. Ovvio che si siano formati comitati contro la pericolosità elettromagnetica ma nessuno ha mai messo il granellino nell’ingranaggio dell’informazione.

  • Come può già essere nociva una installazione che non c’è? (Si sono ammalati da tempo e qualcuno è morto, militari italiani in servizio al perimetro)
  • Perché le misurazioni ambientali non sono state fatte sull’intero spettro di emissione? (Quale spettro se le antennone sono ancora nelle… scatole di montaggio)
  • Perché le notizie inesatte che procurano panico e basta? (Nel caso di un puntamento sbagliato chiunque fosse investito dai raggi malefici rischia l’arrossamento, la cataratta o disturbi collaterali. Oppure rischio di tumore alla prostata). Solo gli uomini?

Un’antenna, anzi tre, di 50 metri di altezza e 18,50 di diametro, forse non sono manovrate da un Capitan Findus al timone. E forse qualche milione di watt se investe qualcuno o qualcosa… non gli brucia solamente certi organi.

Le misurazioni sono state fatte, vero, ma a commissionarle sono gli stessi che stanno dietro le licenze ed i permessi, dunque ci sembra molto strano che adesso se ne facciano altre. La politica ci ha abituato al gioco delle responsabilità per cui chi siede sulla poltrona dice che lo sfacelo è del “poltronista” precedente ed allora si ricomincia perdendo tempo e soldi. Questa è la verità.

  • Il VERO MUOS è silente nelle 41 antenne verticali che sembrano pali per stendere i panni e non danno fastidio alla visibilità (sigh).
  • Le misurazioni fatte e quelle che si faranno verificheranno la banda che va dai 50Hz in su.
  • Non è esatto dire che le misurazioni vanno fatte con le antenne alla massima potenza e tutte 41.

La verità è che potrebbero esserci delle stazioni di altra frequenza che interagiscono con un’“apparecchiatura” importante: il cervello. La sua funzione farebbe parte del programma MONARCH e MKUltra.

Capite bene allora che non si tratta di onde che contaminano i 130Km intorno. Che poco hanno che fare con il traffico di Fontanarossa. Che annullano le preoccupazioni per la povera sughereta e l’impatto ambientale tanto caro a quanti amano la natura. Parliamo di altro e sarebbe ora che quanti hanno ricevuto documenti, informazioni, attenzioni, messaggi, e-mail, post e link su FB dal nostro Coordinamento No Scie Chimiche Italia si sveglino lasciando da parte le passioni politiche e i nomi di quanti stanno solamente cavalcando il loro interesse. Nomi che in passato sono stati emblemi di scelte e di lotta ma che oggi sono solamente preoccupati della vendita dei libri scritti sull’argomento oppure dell’attività economica legata alle conferenze, tour, manifestazioni pagate lautamente. Azioni che si riducono a semplici parole, ma che non segnano alcun percorso reale e finalizzato, che non è l’impari lotta dei coraggiosissimi dei presidi di Niscemi. Gli aerei continuano a passare; i metalli continuano a piovere; l’indifferenza continua a crescere e non c’è alcuna volontà di soluzione. Le guerre lunghe sono strumentali, RICORDIAMOLO, e se una guerra dura mesi e mesi vuol dire che:

  • lo stratega o la strategia non va;
  • lo stratega ha interessi che si faccia la guerra.

Altrimenti non porterebbero mozioni e firme al parlamento sapendo che quella è la tomba delle soluzioni. Alziamo gli occhi al cielo e teniamoci ben saldi a terra. Ma soprattutto colleghiamo il cervello alla logica di quanto accade sotto i nostri occhi e che non ci sembra faccia parte di un piano comune.

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