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Rifugiati interni, nel 2021 60 milioni nel mondo

Conflitti e disastri naturali hanno costretto decine di milioni di persone a fuggire all’interno del proprio Paese l’anno scorso, portando il numero di rifugiati interni a un livello record.

Nel 2021 circa 59,1 milioni di persone sono state registrate come sfollati interni in tutto il mondo, un record di tutti i tempi che dovrebbe essere battuto di nuovo quest’anno a causa degli sfollamenti di massa all’interno dell’Ucraina dilaniata dalla guerra.

Nel 2021 sono stati segnalati circa 38 milioni di nuovi sfollamenti interni, con alcune persone costrette a fuggire più volte durante l’anno, secondo un rapporto congiunto dell’Internal Displacement Monitoring Center (Idmc) e del Norwegian Refugee Council (Nrc). Questo segna il secondo numero annuale più alto di nuovi sfollamenti interni in un decennio dopo il 2020, che ha visto movimenti da record a causa di una serie di disastri naturali.

L’anno scorso, i nuovi sfollati interni a causa del conflitto sono saliti a 14,4 milioni, segnando un balzo del 50% rispetto al 2020 e più che raddoppiando dal 2012, secondo il rapporto. I dati sugli sfollati interni globali dovrebbero crescere solo quest’anno, trainati in particolare dalla guerra in Ucraina.

Più di otto milioni di persone sono già state sfollate all’interno del Paese da quando è iniziata il 24 febbraio scorso l’invasione su vasta scala della Russia, oltre agli oltre sei milioni che sono fuggiti dall’Ucraina come rifugiati. Il mondo sta andando in pezzi. La situazione oggi è straordinariamente peggiore di quanto suggerisca anche la nostra cifra record.

Nell’Africa subsahariana il maggior numero di rifugiati

Nel 2021, l’Africa subsahariana ha contato il maggior numero di rifugiati, con oltre cinque milioni di sfollamenti segnalati nella sola Etiopia, mentre il Paese è alle prese con il conflitto in espansione del Tigray e una devastante siccità. Questo segna la cifra più alta mai registrata per un singolo Paese.

L’anno scorso sono stati registrati numeri di sfollati senza precedenti anche nella Repubblica Democratica del Congo e in Afghanistan, dove il ritorno al potere dei talebani, insieme alla siccità, ha costretto molti fuggire dalle proprie case.

La regione del Medio Oriente e del Nord Africa ha registrato il numero più basso di nuovi sfollati in un decennio, poiché i conflitti in Siria, Libia e Iraq sono leggermente diminuiti, ma il numero complessivo di sfollati nella regione è rimasto elevato.

La Siria, dove la guerra che infuria da oltre 11 anni, alla fine del 2021 rappresentava ancora il numero più alto al mondo di persone che vivevano in sfollamenti interni a causa del conflitto – 6,7 milioni – alla fine del 2021.

Nonostante l’aumento degli sfollamenti legati al conflitto, i disastri naturali hanno continuato a rappresentare la maggior parte dei nuovi sfollamenti interni, stimolando 23,7 milioni di tali movimenti nel 2021. Ben il 94% di questi è stato attribuito a disastri meteorologici e legati al clima, come cicloni, piogge monsoniche, inondazioni e siccità.

Gli esperti affermano che il cambiamento climatico sta aumentando l’intensità e la frequenza di tali eventi meteorologici estremi.

di Redazione

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