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Perché la libertà religiosa in Iran infastidisce l’Occidente?

Il portavoce del ministero degli Esteri iraniano, Bahram Qassemi, ha respinto come falso l’ultimo rapporto del Dipartimento di Stato americano sulle libertà religiose in Iran. Nelle sue parole, “l’Iran considera il rapporto irrealistico, infondato e prevenuto, e ritiene che sia stato elaborato per ottenere determinati vantaggi politici”. Sembra, tuttavia, che il governo degli Stati Uniti cerchi di estrarre il capitale politico dalla diversità religiosa in alcuni Paesi del mondo.

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Ebrei iraniani in preghiera

La libertà religiosa in Iran

Tuttavia, la storia testimonia il fatto che il popolo religioso dell’Iran, che gode di una civiltà e di una cultura ricca e secolare, ha vissuto fianco a fianco in un’atmosfera completamente pacifica e fraterna per migliaia di anni. Nonostante ciò, l’argomento dei diritti umani e della libertà religiosa in Iran continua ad attirare la parte “malata” della stampa in Occidente, da quando gli Stati Uniti hanno invaso l’Iraq e l’Afghanistan, e in seguito hanno dato il via libera ai suoi partner e procuratori per invadere Gaza, Libia, Siria e Yemen. Questo perché l’Iran ha deciso di difendersi e, quindi, la coalizione guidata dagli Stati Uniti ha radunato un vasto contingente internazionale per sconfiggere la “minaccia” rappresentata dall’Iran.

Invece di combattere coloro che hanno devastato la Siria, l’Iraq, lo Yemen, la Libia e Gaza rendendoli rifugi sicuri per terroristi (con l’eccezione di Gaza ovviamente), Usa e alleati hanno deciso di attaccare a tutto campo l’Iran per i loro sporchi interessi geopolitici, ma soprattutto per garantire le loro posizioni pro-sioniste e filo-saudite. Nonostante tutti i loro difetti, sono persino riusciti a convincere o costringere un gran numero di Stati membri delle Nazioni Unite a seguirne questo esempio.

L’ipocrisia delle risoluzioni Onu

Israele e l’Arabia Saudita sono attualmente in violazione o sono stati oggetto di dozzine di risoluzioni del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite. Gli Stati Uniti non hanno mai fatto nulla per rimediare alle violazioni. Peggio ancora, hanno persino posto il veto su di loro.

Considerando la loro storia corrente di violazione del diritto internazionale, della Quarta Convenzione di Ginevra e di innumerevoli risoluzioni Onu, è estremamente ironico che sia Israele che l’Arabia Saudita, con il sostegno degli Stati Uniti, presiedano anche il Consiglio dei diritti umani delle Nazioni Unite e un comitato legale che mira a sostenere legge e proteggere i diritti umani fondamentali!!! Attraverso il loro sostegno, gli Stati Uniti sono anche complici dei crimini di guerra israeliani e sauditi.

Mentre le atrocità e le gravi violazioni dei diritti umani compiuti dall’America fanno parte della sanguinaria storia americana, dalla schiavitù ai crimini commessi contro i Nativi per passare all’attacco nucleare contro il Giappone, i suoi alleati e la società civile internazionale hanno continuato ad adottare i doppi standard americani per quanto riguarda la libertà religiosa e i diritti umani.

Gli Stati Uniti pubblicano costantemente rapporti anti-Iran per fare pressione su Teheran e sui suoi alleati per contenere il crescente potere della Repubblica Islamica con ogni mezzo possibile, perché Washington non può controllare e incanalare l’Asse della Resistenza guidato dall’Iran verso i suoi brutali ma fallimentari progetti regionali.

di Giovanni Sorbello

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