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Palestinesi detenuti anche se feriti o malati di cancro

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Maysara Abu Hamdiya, detenuto palestinese malato di cancro deceduto in una prigione israeliana nel 2013.


di Redazione

Mentre il detenuto palestinese Mohammed Al-Qiq ha posto termine a uno sciopero della fame di 94 giorni contro la sua detenzione amministrativa, raggiungendo un accordo con le autorità israeliane per il rilascio previsto per fine maggio, la situazione dei detenuti palestinesi in Israele resta drammatica.

Del dato complessivo ben più superiore, 40 palestinesi sono stati arrestati da Israele negli ultimi tre mesi nonostante fossero stati  gravemente feriti, sempre dai militari di Israele. Non è stata loro risparmiata la tortura né la negligenza medica. Due di questi hanno dovuto subire l’amputazione di una gamba proprio per la trascuratezza medica e un terzo detenuto palestinese rischia invece l’amputazione della mano a causa di una grave ferita da arma da fuoco. L’appello degli attivisti palestinesi che seguono lo stato delle detenzioni di connazionali si rivolge al Comitato Internazionale di Croce Rossa, in particolare per quest’ultimo caso, quello Jawad al-Faruq, arrestato a dicembre.

Non è migliore la situazione di quanti in detenzione israeliana sono malati di cancro: 22 i detenuti palestinesi in questa condizione. Per anni non hanno ricevuto alcun trattamento al di fuori di antidolorifici. In molti sono deceduti in detenzione, l’ultimo era Maysara Abu Hamdiya.

I casi più gravi di quanti malati di cancro in detenzione israeliana sono quello di Bassam al-Sayeh, di Nablus e Sami Abu Diyak, di Jenin, condannato all’ergastolo.

La condizione della detenzione, le frequenti infezioni e infiammazioni, aggrava il quadro clinico dei palestinesi malati di cancro.

Riyadh Al-Ashqar, del Centro studi sui prigionieri palestinesi aggiunge che molti di essi si sono ammalati in prigione e che molti altri sono deceduti poco dopo il rilascio come è stato per Fayiz Zaidat, Zakariya ‘Issa e Hassan Turabi. Medici senza frontiere e Organizzazione Mondiale della Sanità sono stati richiamati ad espletare il proprio mandato e salvare la vita di questi detenuti, facendo luce sullo stato delle prigioni di Israele.

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