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Ospedale Al-Shifa, restano solo morte e macerie

Il regime israeliano ha ritirato le sue truppe dall’ospedale Al-Shifa di Gaza City. Quello che l’esercito colonialista ha lasciato dietro di sé corrisponde ad una striscia di sangue con corpi sparsi ovunque ed esecuzioni sommarie di civili inermi. Ad incrementare la dose di crudeltà e disumanità alla quale il regime occupante ci ha ormai abituato, arrivano anche le dichiarazioni di Herzi Halevi che ha chiesto alle Nazioni Unite di smantellare l’Unwra, l’agenzia delle nazioni unite per il soccorso e l’occupazione dei profughi palestinesi nel vicino oriente che presta assistenza sociale, sanitaria e di sviluppo ad oltre cinque milioni di rifugiati palestinesi che vivono tra Giordania, Libano, Siria, Cisgiordania e Striscia di Gaza.

Fine dell’occupazione dell’ospedale Al-Shifa

Era iniziata a metà marzo con l’arrivo delle truppe sioniste che lo hanno circondato dopo aver effettuato delle incursioni, preso a mitragliate e bombardato. L’ospedale Al-Shifa era il principale centro sanitario di Gaza, quello attrezzato meglio, meglio specializzato e che serviva due milioni di civili. Oggi restano solo macerie. Per rimetterlo in piedi, semmai dovesse accadere, serviranno milioni di dollari, senza contare l’acquisto di nuovi macchinari. Al momento sono solo quattro gli ospedali operativi, anche se con capacità minime, chiamati ad assistere l’80% della popolazione della Striscia.

Morte e distruzione

Ciò che l’esercito israeliano lascia dietro di sé sono detriti, cumuli di terra, palazzi distrutti dalle esplosioni. All’interno di quello che rimane dell’ospedale, il ministero della Sanità di Gaza ha dichiarato che sono stati ritrovati centinaia di cadaveri in avanzato stato di decomposizione, ma più di tutto sono stati denunciate le esecuzioni sommarie che gli occupanti avrebbero compiuto con la scusa di ricercare “terroristi” di Hamas. Con questa motivazione sono stati ammazzati decine tra medici e infermieri. L’assedio dell’ospedale ha causato la morte di oltre 400 civili.

Ospedali da tutelare

Tedros Adhanom Ghebreyesus, direttore generale dell’Oma ha dichiarato: “Gli ospedali vanno rispettati, tutelati e non devono diventare campi di battaglia”. Parole che dovrebbero rimbombare nelle orecchie degli israeliani. Con il pretesto di essere una base di Hamas, l’ospedale Al-Shifa è stato devastato. Come insegna tristemente la storia, Israele è abile a creare una narrazione ad hoc, ad uso e consumo dei media occidentali che si abbeverano senza porsi domande.

di Sebastiano Lo Monaco

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