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Non si ferma la repressione saudita contro gli oppositori

di Redazione

Un giovane attivista politico sciita, Bassem Ali al-Qadehi è stato ucciso nel governatorato di Qatif dalle forze di sicurezza saudite, durante il tentativo di arrestarlo. Secondo notizie recenti, il giovane sarebbe morto per le ferite riportate dopo che la polizia ha aperto il fuoco contro di lui.

Diverse organizzazioni per i diritti umani internazionali hanno criticato la monarchia del Golfo, per non voler affrontare la problematica dei diritti umani nel Regno. Il regime attua una tolleranza zero verso ogni dissenso o critica alla monarchia. Organi per i diritti umani affermano che Riyadh ha costantemente attuato politiche repressive che soffocano la libertà di espressione, associazione e riunione.

Nel mese di luglio, l’ex Alto Commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani, Navi Pillay, ha condannato l’Arabia Saudita per le violenze contro gli oppositori politici e per un sistema giudiziario corrotto. Attualmente sono oltre 30mila i prigionieri politici detenuti nelle carceri saudite.

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