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Muos. Lettera aperta al Presidente Rosario Crocetta

Riceviamo e pubblichiamo.

Lettera aperta al Presidente della Regione Sicilia, Rosario Crocetta.

Illustrissimo Presidente della regione Siciliana Rosario Crocetta,
chi le scrive lo fa in base ad una indignazione che cresce in tutti noi facenti parte del popolo siciliano tutto.
Il motivo per cui le scrivo e’ in merito alla questione Muos.
Da quando il Muos e’ comparso qualche anno fa, la vita di tanti di noi non e’ piu’ stata la stessa. Tante cose sono successe da allora, tanti colpi di scena e ribaltamenti di fronte si sono succeduti, l’ultimissimo colpo di scena si e’ appena verificato poche ore fa: a sorpresa, organi di stampa diffondono la notizia che l’Istituto Superiore di Sanita’ si sarebbe espresso in merito dando parere favorevole alla costruzione del Muos.
Non e’ mia intenzione entrare nel merito della decisione dell’ISS, non sono un tecnico e non posso dunque esprimermi.
Posso pero’ esprimere la mia rabbia, la mia collera, la mia indignazione e il mio disappunto in merito alle tante malefatte viste e subite dal popolo siciliano in merito alla totalita’ della questione Muos, e spero di rappresentare in questa mia rassegna anche la indignazione e la rabbia del popolo siciliano.
La prossima mossa che adesso ci si aspetta e’ la sua, signor Presidente Crocetta: in tanti di noi siciliani hanno creduto in lei, in tanti l’hanno voluta alla guida della regione Sicilia credendo e vedendo in lei un motivo di cambiamento e di rinnovamento dei valori e del modo in cui il popolo siciliano e’ stato , e si e’, considerato: un popolo destinato a subire.
A subire soprusi. A subire il malaffare. A subire le imposizioni dall’alto. A subire, sempre e comunque, cio che altri hanno sempre deciso per esso.
In lei il popolo siciliano ha probabilmente visto un motivo di cambiamento, e cosi’ eccola dunque nel posto che le spetta, la Presidenza della Regione.
Da presidente della regione lei si e’ assunto il grave impegno di revocare le autorizzazioni alla costruzione del mostro chiamato Muos che il suo predecessore onorevole Lombardo aveva cosi’ incautamente, e colpevolmente, autorizzato.
Devo darle merito del coraggio dimostrato nella sua decisione di revocare tali autorizzazioni, e nell’essersi assunto con tale atto il gravoso impegno di contrastare in questo modo la prepotenza e l’arroganza del governo Usa e del governo italiano nell’aver voluto a tutti i costi costruire il Muos in Sicilia.
Come da accordi da lei assunti col governo italiano nel mese di Marzo, e’ stato deciso di attestare il fermo dei lavori della costruzione del Muos fino a che l’organo preposto dal governo italiano, ossia l’ISS non avesse dato il proprio parere sulla pericolosita’ o meno delle radiazioni elettromagnetiche del Muos sulla salute umana.
Adesso l’ISS ha espresso il proprio parere. Contestato, e contestabile, come gli stessi professori Massimo Zucchetti e Mario Palermo, periti di parte della regione Sicilia, hanno gia’ fatto dopo questa prima fuga di notizie, denunciando come impostura questa fuga di notizie e lamentando il fatto che non e’ stata data rilevanza al perere espresso dagli stessi nel loro rapporto di controdeduzione.
Altresi’, e’ notizia di questi giorni della decisione del Tar di confermare la revoca dei lavori da lei stesso decisa, signor Presidente, nel mese di Marzo. Come lo e’ la relazione consegnata dal professor D’Amore dell’Universita’ della Sapienza di Roma, in cui si evidenziano le inesattezze e le insufficienze degli studi preliminari alla costruzione del Muos.
Ma aldila’ di tutte questa questioni burocratiche, il disappunto che io intendo esternarle con questa mia lettera e’ legata al fatto che oramai da troppo tempo sono venute alla luce evidentissime violazioni dei diritti di noi siciliani, primo fra tutti il nostro diritto alla verita’ ed alla corretta informazione.
Da troppo tempo siamo stati costretti a subire le tante menzogne venute alla luce su questa questione. Da tanto tempo ci siamo dovuti sentire raggirati da ministri della repubblica, da ex ministri della repubblica, da ex presidenti della regione Siciliana, da esponenti della diplomazia italiana, da esponenti della diplomazia statunitense, da esponenti dell’ex governo siciliano, da tanti e tanti esponenti dell’attuale parlamento italiano, i quali in barba al diritto del popolo ad essere informato sulla verita’ e non in base alla convenienza del momento e dell’opportunismo politico, hanno deciso di mentire, a volte anche in maniera spudoratamente colpevole, su tutto cio’ che ruota attorno alla questione Muos.
Troppe menzogne sono state dette sulla quesione Muos. Troppe inesattezze sono state commesse nella questione Muos, troppe colpevolezze sono state rivelate sulla questione Muos, e nonostante cio’ si continua a fingere che non sia mai accaduto niente.
Troppa gente ha abusato della colpevole ingenuita’ del popolo niscemese e siciliano riguardo alla questione Muos, e nonostante cio’ si continua ancora a fingere che questa non sia una colpa.
Troppi ministri della repubblica hanno espresso parole di spregio nei confronti della terra di Sicilia, e nonostante cio’ noi siciliani dobbiamo ancora essere costretti a continuare a subire.
Da troppi ministri della repubblica la terra di Sicilia e’ stata considerata con termini spregevoli quali “piattaforma naturale”, “avamposto militare”, “check point”, senza che mai nessun politico siciliano, se non pochissimi ed isolati, si sentissero offesi ed indignati per questo modo di intendere la terra di Sicilia da parte di esponenti del governo nazionale e di parlamentari nazionali.
A tutto questo modus operandi io mi sdegno e mi ribello: la terra di Sicilia e’ stata per troppo, troppo tempo e per troppi secoli terra di conquista: ma oggi non piu’.
Come da lei piu’ volte dichiarato in campagna elettorale ed anche nelle fasi successive ad essa, “la rivoluzione e’ iniziata”. Ed a queste parole noi popolo siciliano abbiamo creduto, e vogliamo continuare a credere: abbiamo bisogno di credere, e vogliamo continuare a credere, che con lei, signor Presidente della Regione Siciliana onorevole Rosario Crocetta, la rivoluzione continui. Che la rivoluzione delle coscienze e del modo di autoconsiderare noi stessi siciliani come esseri dotati di uguali diritti, doveri e dignita’ di ogni altro cittadino italiano continui a crescere e ad attecchire in ognuno di noi, e quanto sta succedendo in questi giorni in merito alla questione Muos puo’ dare ulteriore e definitiva spinta a favore di questa acquisizione di coscienza di se’ di noi popolo siciliano.
A tal motivo, le rivolgo il mio appello, che credo sia l’appello di tante migliaia e milioni di siciliani che credono in lei: non revochi la firma da lei apposta alla revoca delle autorizzazioni al Muos.
Non lo faccia perche’ l’ISS ha dato il suo parere favorevole o contrario, non importa.
Non lo faccia perche’ le pressioni del governo italiano e del governo statunitense sono troppo forti e pressanti e tali pressioni rischiano di diventare intollerabili.
Non lo faccia perche’ sono state commesse inesattezze ed irregolarita’ nelle prime autorizzazioni del suo predecessore.
Le chiedo di non revocare la revoca: Lo faccia perche’ e’ un nostro diritto. Lo faccia perche’ e’ un suo dovere. Lo faccia perche’ lei e’ il Presidente della Regione Sicilia: perche’ lei e’ il Presidente di tutti noi Siciliani, ed e’ suo dovere proteggere l’integrita fisica, morale e intellettuale di noi siciliani dall’arroganza e dal tentativo di sopraffazione di uno stato italiano che vorrebbe continuare a trattare il popolo siciliano come popolo di colonizzati, e non come cittadini di uno stato con pari dignita’ e diritti dei cittadini facenti parte del resto d’Italia.

Lucia Santoro

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