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Mko, nuove prove confermano stretti legami con Trump

Il Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti ha rilasciato alcuni nuovi documenti che confermano gli stretti legami tra l’entourage di Donald Trump e l’organizzazione terroristica anti-iraniana dei Mojahedin-e Khalq (Mko), un gruppo che è stato tolto nel 2009 dalla lista dalle organizzazione terroristiche.

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Documenti Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti

I documenti indicano che il consigliere per la sicurezza nazionale John Bolton e Rudy Giuliani, l’ex sindaco di New York City e l’avvocato personale di Trump, si sono incontrati almeno cinque volte con i terroristi dell’Mko dallo scorso luglio, secondo quanto riportato dall’agenzia Washington Press.

Giuliani è stato registrato per tre incontri con il Consiglio Nazionale della Resistenza Iraniana (Ncri), mentre Bolton si è incontrato con loro due volte. L’Ncri è l’ala politica dell’Mko, uno dei più antichi e sanguinari gruppi terroristici del mondo moderno.

Bolton e Giuliani sono stati entrambi pagati con enormi somme di denaro per il loro lavoro di lobbying e per “lucidare” la reputazione dell’Mko a Washington, e sembra che tutto quel denaro sia servito anche per ottenere il sostegno del Presidente degli Stati Uniti.

L’Mko ha tenuto la sua conferenza annuale a Parigi il 30 giugno in cui hanno partecipato diversi politici occidentali. Erano presenti anche rappresentanti del partito di opposizione curdo Xabat. Rudy Giuliani, tra i più fedeli sostenitori, ha anche partecipato alla conferenza.

L’Mko – elencato come organizzazione terroristica da gran parte della comunità internazionale – è fuggito dall’Iran nel 1986 per trasferirsi in Iraq dove ha ricevuto una base dall’ex dittatore iracheno Saddam Hussein.

Hanno combattuto dalla parte di Saddam durante la Guerra Imposta irachena contro l’Iran (1980-88). Sono stati anche coinvolti nella sanguinosa repressione dei musulmani sciiti nel sud dell’Iraq nel 1991 e nel massacro dei curdi iracheni. Il famigerato gruppo è anche responsabile dell’uccisione di migliaia di civili e funzionari iraniani dopo la vittoria della Rivoluzione islamica del 1979. Più di 17mila iraniani, molti dei quali civili, sono stati uccisi per mano dell’Mko in diversi atti di terrorismo tra cui attentati in luoghi pubblici e uccisioni mirate.

di Giovanni Sorbello

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