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Michel Aoun eletto Presidente del Libano

Il Libano ha finalmente un nuovo Presidente: Michel Aoun è stato eletto alla quarta votazione con 83 voti sui 127 deputati presenti. Sono trascorsi due anni e mezzo dalla scadenza della presidenza Suleiman e 45 votazioni andate a vuoto per mancanza di un accordo politico.

Nasrallah-AounLa svolta di questa fin troppo lunga trattativa è avvenuta quando Aoun ha ottenuto l’appoggio dei suoi più aspri oppositori: Samir Geagea e Saad Hariri. Hariri, da sempre uomo dell’Arabia Saudita, si è recato recentemente a Riyadh in cerca di aiuto politico ed economico per la sua situazione finanziaria divenuta disastrosa. Dinanzi al rifiuto saudita di nuovi aiuti, ha negoziato un accordo con Aoun, pare in cambio della promessa dell’incarico a Primo Ministro.

Secondo la discussa Costituzione del Libano infatti, a prescindere dall’attuale peso politico e demografico delle diverse comunità, il Presidente deve essere un cristiano, il Primo Ministro un musulmano sunnita e il Presidente del Parlamento uno sciita.

Secondo tutti gli osservatori, l’elezione di Aoun è un successo politico di Hezbollah che da tempo lo appoggia e lo ha candidato alla Presidenza, tessendo con pazienza la tela degli accordi che hanno portato all’odierna votazione. Per l’Arabia Saudita, in passato troppo spesso arbitra delle vicende politiche libanesi, è una sconfitta bruciante che vedrà scemare enormemente la sua già ridotta influenza sul Libano.

Adesso per Aoun si apre la difficile partita della formazione di un Governo, ma con gli equilibri politici ormai mutati in tutta l’area, e con la crisi siriana avviata verso la vittoria dell’Asse della Resistenza, la via verso un vero cambiamento è ormai aperta.

Diverso il discorso per Hariri e per gli ultimi sostenitori del vecchio sistema di potere che controllava il Libano, sostenuto (e largamente foraggiato) da Riyadh; malgrado le cariche che hanno contrattato nel quadro dell’accordo per l’elezione di Aoun, ormai privi di appoggi e di risorse (il seguito lo hanno già perso da tempo), sono destinati a “bruciarsi” finendo per sparire dalla scena.

Con Aoun anche in Libano può finalmente iniziare quel cambiamento che sta già trasformando l’intero Medio Oriente.

di Redazione

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