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Libano, diplomatici iraniani prigionieri in Israele?

“Sono trascorsi 41 anni da quando quattro diplomatici della Repubblica Islamica dell’Iran, Seyyed Mohsen Mousavi, Ahmad Motevasselian, Taqi Rastegar Moqaddam e Kazem Akhavan, sono stati rapiti in Libano dagli agenti del regime sionista. Onoriamo la loro memoria oggi, mentre il regime sionista continua ancora la sua politica criminale e inumana che viola il diritto internazionale”, si legge in una dichiarazione del ministero degli esteri iraniano.

“Le prove esistenti dimostrano che questo rapimento è stato effettuato in un momento in cui Israele occupava gran parte del territorio libanese. Attualmente ci sono prove sufficienti che confermano che i quattro diplomatici sono stati trasferiti nella Palestina occupata“, riporta la dichiarazione.

Il Libano chiede intervento Onu

Il 4 luglio 1982, i quattro diplomatici iraniani furono rapiti da un gruppo di uomini armati appoggiati da Israele a un posto di controllo nel nord del Libano. Nel settembre 2008, il governo libanese inviò una lettera all’allora segretario generale dell’Onu, Ban Ki-moon, in cui Beirut confermava il rapimento dei diplomatici iraniani nel territorio libanese chiedendo l’intervento delle Nazioni Unite per perseguire il caso.

Israele ha affermato che i diplomatici iraniani sono stati rapiti da un gruppo militante libanese e uccisi poco dopo il loro rapimento. Il movimento di Resistenza libanese Hezbollah, tuttavia, ha dichiarato di avere prove che i quattro diplomatici sono ancora vivi e tenuti prigionieri in Israele.

di Redazione

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