PalestinaPrimo Piano

Le nuove strategie della Resistenza che hanno spiazzato Israele

A differenza dei precedenti conflitti, la Resistenza palestinese ha sviluppato nuove e sorprendenti strategie che hanno spiazzato l’esercito israeliano in questa ultima aggressione contro la Striscia. Infatti, per le strade di Gaza oramai è raro vedere uomini o mezzi armati, questa sorte di “assenza” sul campo ha portato le forze armate di Tel Aviv a non avere obiettivi militari visibili da colpire. Questa strategia è stata già adottata nella guerra del 2012. Obiettivi legati alla Resistenza, come i siti di lancio di razzi e depositi di armi, sono stati tenuti nascosti agli occhi degli aerei e dei satelliti israeliani, oltre che dai tanti “collaborazionisti”.

Sul terreno c’è stata una chiara divisione dei compiti tra le varie fazioni militari che hanno combattuto nella Striscia di Gaza. Hamas e la Jihad islamica hanno sparato razzi a media e lunga gittata contro Israele, mentre le altre Brigate della Resistenza hanno fornito copertura con lancio di razzi a corto raggio e colpi di mortaio sul perimetro di Gaza, nonché monitorare i movimenti dell’esercito israeliano lungo la frontiera.

Motivi di sicurezza hanno impedito ad Hamas e Jihad islamica la formazione di un centro di comando operativo unificato, tuttavia, le diverse fazioni armate facevano capo ad un coordinamento indiretto.

L’aspetto più innovativo di questa nuova strategia è rappresentato dall’utilizzo dei tunnel per il lancio di razzi e granate di mortaio, rendendo pressochè inutili i bombardamenti israeliani contro le basi di lancio. Un comandante militare di Al-Qassam ha dichiarato nel corso di un’intervista rilasciata ad Al-Akhbar, che i razzi vengono lanciati utilizzando un timer, il che significa che i combattenti non devono restare vicino alla batteria di missili. Questo nuovo sistema ha ridotto enormemente il numero delle vittime tra i combattenti della Resistenza, rispetto alle guerre precedenti.

Per quanto riguarda il coordinamento tra le varie fazioni, il leader militare ha dichiarato che esiste un costante coordinamento con le Brigate Al-Quds per il lancio di missili a lungo raggio, mentre le altre fazioni hanno lanciato Grad e razzi a corto raggio sugli insediamenti confinanti con la Striscia. Esiste invece un coordinamento ad alto livello tra i leader delle Brigate Al-Quds e Al-Qassam, per individuare gli obiettivi da colpire all’interno del territorio israeliano.

E’ opportuno ricordare che entrambi i gruppi dispongono di una grande scorta di missili a medio raggio, grazie all’addestramento e alla tecnologia ricevuta per la loro fabbricazione da Siria e Iran. Gli altri gruppi, invece, sono dotati solo di missili a corto raggio e granate di mortaio. In conclusione meritano di essere menzionate le parole di profonda gratitudine che tutti i leader della Resistenza palestinese, nessuno escluso, hanno rivolto al movimento di Resistenza libanese Hezbollah, per il costante e generoso contributo che ha fornito alla Resistenza palestinese.

di Giovanni Sorbello

Tags
Mostra altro

Articoli correlati

Back to top button
Close
Close

IlFaroSulMondo.it usa i cookies, anche di terze parti. Ti invitiamo a dare il consenso così da proseguire al meglio con una navigazione ottimizzata. maggiori informazioni

Le attuali impostazioni permettono l'utilizzo dei cookies al fine di fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Se continui ad utilizzare questo sito web senza cambiare le tue impostazioni dei cookies o cliccando "OK, accetto" nel banner in basso ne acconsenterai l'utilizzo.

Chiudi