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L’Ayatollah Khamenei ribadisce la mancanza di fiducia negli Stati Uniti

di Redazione
La Guida Suprema della Rivoluzione Islamica, Ayatollah Seyed Ali Khamenei ha sottolineato che l’Iran non può fidarsi degli Stati Uniti e dei suoi alleati occidentali per la loro inaffidabilità nel rispettare gli impegni.
“Sia il governo degli Stati Uniti che il Congresso hanno dimostrato la loro animosità verso la nazione iraniana”, ha dichiarato sabato sera l’Ayatollah Khamenei nel corso di un incontro avvenuto a Teheran con gli studenti universitari e gli accademici iraniani.

La Guida suprema iraniana ha sottolineato le affermazioni dei funzionari statunitensi circa la disponibilità a negoziare con l’Iran su questioni regionali, tra cui la Siria, affermando: “Noi non vogliamo questo coordinamento, perché il loro obiettivo principale è quello di porre fine alla presenza dell’Iran nella regione”.

Coloro che credono – continua Khamenei – che dovremmo avvicinarci ai Paesi occidentali per il bene del progresso del Paese sono fuori della loro mente.

“Dopo la vittoria della rivoluzione islamica nel 1979, i Paesi occidentali, specialmente gli Stati Uniti hanno imposto pesanti sanzioni contro il Paese, hanno sostenuto l’ex dittatore iracheno Saddam Hussein durante la guerra imposta contro l’Iran (1980-1988), hanno finanziato e addestrato i gruppi contro-rivoluzionari, hanno abbattuto un aereo passeggeri iraniano e sabotato i colloqui sul nucleare” ha affermato Khamenei”.

“Noi non violiamo l’accordo sul nucleare, ma se la controparte viola o lo strappa come affermato da alcuni candidati alla presidenza degli Stati Uniti, noi siamo pronti a bruciarlo”, ha dichiarato l’Ayatollah Khamenei.

L’avvertimento del leader iraniano è stato considerato un messaggio generale alla politica di Washington, ma soprattutto al candidato alla presidenza degli Stati Uniti, Donald Trump. Il candidato presidenziale ha ripetutamente avvertito che se fosse stato eletto avrebbe fatto a pezzi l’accordo nucleare con l’Iran, mentre il suo rivale democratico Hillary Clinton ha dichiarato che sarebbe rimasta fedele all’accordo anche se ha promesso di essere dura con l’Iran.

Il leader iraniano ha evidenziato l’ipocrisia degli Stati Uniti a cospetto dell’onestà dell’Iran. “Per quanto riguarda l’accordo sul nucleare, c’è stata solo una parziale rimozione delle sanzioni; il problema con le banche non è stato ancora risolto, l’esportazione del petrolio avviene con una portata limitata, solo una minima parte dei ricavi del greggio iraniano che si trovano in altri Paesi è stata riscossa, mentre noi abbiamo rispettato alla lettere ogni parte dell’accordo firmato.

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