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Lancet: Yasser Arafat è stato avvelenato a morte

di Giovanni Sorbello

Continua a far discutere la morte sospetta di Yasser Arafat, il leader dell’Organizzazione per la Liberazione della Palestina, morto nove anni fa in un ospedale militare a Parigi all’età di 75 anni. 

Un rapporto della rivista britannica The Lancet, tra le più importanti riviste mediche del mondo, sostiene che Yasser Arafat, sia stato avvelenato a morte con il polonio 210.

Il giornale ha pubblicato un’indagine fatta lo scorso anno da scienziati svizzeri, in cui si evidenziano circostanze sospette che circondano la morte di Arafat.

Precedenti analisi hanno riscontrato la forte presenza di elementi altamente radioattivi nel sangue, nell’urina, nella saliva e macchie nei vestiti e nello spazzolino da denti di Arafat.

Nel luglio 2012, gli esperti dell’Università di Losanna, in Svizzera, hanno dichiarato di avere le prove che Arafat potrebbe essere stato avvelenato con il polonio.

L’indagine sulla misteriosa morte di Arafat ha portato alla riesumazione del suo corpo nel novembre 2012, per ulteriori test.

La decisione di riesumare il corpo di Arafat è stata fatta dopo che i magistrati francesi hanno aperto nell’agosto del 2012 una nuova inchiesta sulla sua morte, a seguito della scoperta di alti livelli di polonio sui suoi effetti personali.

L’analisi fatta al tempo affermava che la morte era avvenuta a causa di una rara malattia del sangue. Dopo nove anni resta ancora fitto il mistero sulla morte del leader dell’Olp e sul patrimonio economico che ha lasciato.

 

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