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Israele nega ogni diritto alle famiglie palestinesi

di Manuela Comito

Secondo un recente rapporto pubblicato congiuntamente da HaMoked e da B’Tselem, due centri di informazione israeliani che operano nell’ambito dei Diritti Umani nei Territori Occupati, le restrizioni che il regime di Tel Aviv impone ai palestinesi violano gravemente il diritto a una serena vita familiare di decine di migliaia di persone. Il rapporto di 42 pagine, raccoglie una serie di testimonianze sulle enormi difficoltà che i palestinesi incontrano nello spostarsi tra la Cisgiordania, la Striscia di Gaza e Israele, e pone l’accento su quanto la dichiarata politica israeliana di isolamento porti al lento disgregamento di intere famiglie.

Israele vieta il passaggio tra la Striscia di Gaza e la Cisgiordania, salvo pochissime eccezioni che coinvolgano parenti di primo grado e che riguardino una grave malattia, la morte o un matrimonio. Anche se i palestinesi che vivono in Cisgiordania sono autorizzati ad andare a Gaza, devono poi impegnarsi a rimanere nella Striscia; né a tutti è riconosciuto il diritto di spostarsi da un’area all’altra. Il rapporto evidenzia che queste restrizioni sono particolarmente gravose per le donne che, una volta sposate, sono costrette a interrompere i rapporti con le proprie famiglie d’origine, secondo quanto riporta Alalam News Network.

Dopo la guerra del 1967, malgrado la sottrazione dei territori di Gaza e Cisgiordania da parte di Israele, i palestinesi godevano di una relativa libertà di movimento; tuttavia, in seguito alla Prima Intifada (1987-1993), le restrizioni sono aumentate, apparentemente per motivi di sicurezza e, nel corso dei decenni, sono diventate sempre più limitanti. Inoltre, Tel Aviv ha imposto un assedio su Gaza nel 2007, isolando circa 1,7 milioni di abitanti di Gaza dal resto del mondo, trasformando la Striscia, con un’alta densità di popolazione, nella più grande prigione a cielo aperto del mondo.

Negli ultimi mesi, la carenza di combustibile ed energia elettrica e la distruzione dei tunnel della sopravvivenza ad opera dell’esercito egiziano hanno ulteriormente peggiorato le condizioni di vita degli abitanti della Striscia. All’inizio di questo mese alcuni gruppi per i diritti umani, tra cui Breaking the Silence, hanno accusato Israele di compiere attacchi contro le case palestinesi nei Territori Occupati e di detenere ingiustamente e immotivatamente decine di prigionieri nelle carceri israeliane, in condizioni disumane.

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