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Iran e Onu discutono di cooperazione umanitaria

Iran – Il consigliere del ministro degli Affari Esteri e affari politici iraniano, Hossein Jaberi Ansari e l’assistente segretario generale delle Nazioni Unite per i partenariati umanitari in Medio Oriente e Asia centrale, Rashid Khalikov hanno tenuto colloqui a Teheran.

Iran-YemenKhalikov e la sua delegazione hanno incontrato Jaberi Ansari nell’edificio del ministero degli Esteri iraniano. L’incontro si è incentrato sulla cooperazione umanitaria tra l’Iran e l’Onu, in particolare per aiutare i Paesi colpiti da crisi e conflitti nell’Asia occidentale. Le due parti hanno inoltre discusso della catastrofica situazione umanitaria nello Yemen e di un prossimo vertice internazionale sulla fornitura di aiuti umanitari allo Yemen.

Yemen e gli appelli internazionali

Secondo la denuncia di Save the Children, sono oltre cinque milioni i bambini a rischio carestia: con la chiusura del porto di Hodeidah sul Mar Rosso vengono bloccati l’accesso di cibo, di medicinali e di carburante.

Per la popolazione già provata da questo brutale conflitto, la fame è solo uno degli aspetti della tragedia umanitaria in corso: la maggior parte degli yemeniti vive in ambito rurale, in villaggi lontani decine e decine di chilometri dalle strutture sanitarie, e il trasporto in ospedale dei bambini affetti da malnutrizione o feriti è pressoché impossibile. Mancano i mezzi e il carburante, e con il blocco di Hodeidah è più difficile procurarseli, così come rifornire di farmaci le strutture mediche; moltissimi bambini muoiono anche per questioni logistiche.

E infine, come denuncia l’Oms (Organizzazione Mondiale della Sanità), la carestia e la mancanza di acqua potabile stanno causando una nuova epidemia di colera: dopo le due ondate degli anni recenti, se ne sta verificando una terza di proporzioni gigantesche, con oltre un milione di casi registrati, che hanno causato finora oltre 2.500 morti. L’Onu ha riferito che “siamo di fronte una catastrofe umanitaria”.

Dal marzo 2015, l’Arabia Saudita e una coalizione di suoi alleati regionali – principalmente Emirati Arabi Uniti, Sudan e Giordania – hanno avviato una brutale aggressione militare contro lo Yemen con l’obiettivo dichiarato di schiacciare il movimento di Resistenza Houthi Ansarullah, che ha cacciato dal Paese il fedele alleato di Riyadh ed ex presidente Abd Rabbuh Mansur Hadi. Nonostante tre anni di massacri e più di 600mila yemeniti tra morti e feriti, la guerra è stata un totale fallimento per l’Arabia Saudita.

di Giovanni Sorbello

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