Cultura

Portogallo, il film iraniano “Mahi va gorbeh” vince il Primo premio al Film Festival

Portogallo – Il Film Festival di Lisbona & Estoril si è concluso la sera del 18 novembre al Centro Cultural de Belém (CCB) con la cerimonia delle premiazioni relative alla settima edizione 2013.

Il primo premio è stato assegnato al film Mahi va gorbeh (Fish & Cat) del regista iraniano Shahram Mokri. Il film ha conquistato la giuria composta dagli artisti plastici Dominique Gonzalez-Foerster e Vhils, dai musicisti Arto Lindsay e Diego Masson e dal regista/sceneggiatore Carlos Saboga.

Ultimo film di Mokri, Mahi va gorbeh (Fish & Cat) ha battuto 11 altri competidores alla manifestazione e ha ottenuto il Premio per il Miglior Film di questa edizione. Tra i molti invitati la pluripremiata attrice francese Juliette Binoche ha dedicato il premio al regista iraniano, Shahram Mokri.

Prodotto da Kanoon Iran Novin, il film è classificato come un film di azione sociale secondo modelli iraniani. In 127 minuti racconta la storia di un gruppo di studenti universitari che viaggiano per la regione del Caspio, al fine di partecipare ad una gara di aquiloni durante il solstizio d’inverno.

Accanto al loro campo una piccola capanna è occupata da tre cuochi che lavorano in un ristorante nelle vicinanze. I cuochi sono alla ricerca di un po’ di carne da cucinare e non c’è nessuno in giro oltre ai giovani studenti. Il film è basato su una storia vera di un ristorante che serve carne umana macinata per cibo ed è girato in un unico piano sequenza.

Shahram Mokri è uno dei più riusciti registi iraniani i cui film sono stati proiettati in numerosi festival nazionali ed internazionali, come al Festival Internazionale delle Nazioni di Ebensee in Austria dove ha vinto l’Orso di Bronzo per Limit of Circle nel 2005, o al Tashkent International Forum Film dove è stato premiato come miglior cortometraggio il suo Raw, Cooked, Burned nel 2011. Ashkan, the Charmed Ring and Other Stories del 2009, Andosi del 2007, Dragonfly Storm del 2002 sono tra i film più conosciuti del regista.

Il festival, durato dall’8 al 18 novembre, si è aperto con il film Venere in pelliccia di Roman Polanski, mentre un altro film iraniano, The Past, dramma in lingua francese di Asghar Farhadi, è stato proiettato nella sezione non concorrenti della manifestazione.

Il cinema iraniano è insieme semplice e complesso nel  trattare rapporti umani in situazioni di tutti i giorni, con poche risorse, luoghi e attori non professionisti, innovativo pur seguendo la tradizione.

Negli ultimi anni ha segnato la sua presenza in quasi tutti i film-festival del mondo dal momento della sua consacrazione nel 1997, quando il suo più famoso regista, Abbas Kiarostami, ha visto il suo film Il sapore della ciliegia  prendere Palma d’Oro a Cannes e l’anno dopo il suo film Copia conforme premiato per la migliore attrice, Juliette Binoche.

Con i registi iraniani che sono molti oltre Kiarostami: Jafar Panahi, Mohsen Makhmalbaf, Majid Majidi, Shahram Mokri… è forse venuto il tempo di dare un riposo a Hollywood e cominciare a godere del buon cinema!

di Cristina Amoroso

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