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Il Sudafrica “accoglie” Obama

di Pietro Spitaleri

Diversi gruppi di attivisti hanno programmato proteste durante la visita del presidente americano Barack Obama in Sudafrica, nel corso del suo tour africano che costerà ai cittadini statunitensi circa cento milioni di dollari.

L’associazione degli avvocati musulmani di Johannesburg, ha chiesto che Obama venga arrestato al suo arrivo nel Paese il 29 giugno, per essere processato per crimini di guerra.

Inoltre, il Congresso dei sindacati sudafricani (Cosatu) ha chiesto a tutti i lavoratori di partecipare alle proteste anti-Obama, che si terranno nelle città sudafricane di Pretoria e Città del Capo.

Il “Cosatu” unisce milioni di persone e di lavoratori di tutto il mondo, in particolare nel continente africano, indignati per le vergognose posizioni della politica estera degli Stati Uniti nel mondo. “Siamo particolarmente delusi della politica estera dall’amministrazione Obama nel continente africano”, ha dichiarato un portavoce del “Cosatu”.

Obama e la sua famiglia saranno in visita in Sudafrica, Senegal, Tanzania dal 26 giugno al 3 luglio.

Secondo un’analisi del Washington Post, il tour africano della famiglia Obama costerà ai contribuenti americani cento milioni di dollari.

Saranno presenti centinaia di agenti dei servizi segreti per garantire la sicurezza del presidente Obama, mentre una portaerei della Marina stazionerà in mare aperto in caso di emergenze.

La visita di Obama prevede anche l’utilizzo di 56 veicoli di supporto, tra cui 14 sono limousine che devono essere trasportate con aerei cargo militari. Inoltre, sono necessari tre camion per trasportare i pannelli di vetro antiproiettile per coprire le finestre degli alberghi dove la famiglia alloggia.

Queste sono le cifre – imbarazzanti – per garantire sicurezza, benessere, privilegi al presidente degli Stati Uniti d’America, Barak Obama ed alla sua famiglia, in visita nel continente africano.

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