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Il ruolo delle cellule salafite nella polveriera libanese

Pattuglia palestinese nel campo profughi di Ain al Hilweh

di Giovanni Sorbello

Il continuo afflusso in Libano di miliziani in fuga dai campi di battaglia siriani, rappresenta una delle maggiori cause degli atti di violenza che si sono verificati negli ultimi mesi nel Paese dei cedri.

La feroce battaglia in corso tra i “ribelli” e l’esercito siriano nella strategica regione montuosa di Qalamoun, lungo il confine tra Siria e Libano, ha spinto centinaia di miliziani a fuggire nel più sicuro Libano, ma la cui presenza è fonte di tensioni e destabilizzazione.

“Molti di questi “ribelli”, stanchi e sfiancati da una guerra oramai persa, sono entrati in Libano con le proprie famiglie; fanno parte del gruppo estremista salafita del Fronte Nusra, un movimento affiliato ad al Qaeda e protagonista dei più efferati attacchi contro la popolazione civile siriana.

La presenza in territorio libanese di questi miliziani si sta manifestando soprattutto negli episodi di violenza nella città di Tripoli, seconda città più grande del Libano, tra sostenitori e oppositori del governo siriano. Solo negli scontri dello scorso fine settimana sono rimaste uccise 12 persone e altre 115 sono rimaste ferite.

Molti di questi miliziani che entrano in Libano come profughi, si stanno stanziando proprio nel nord del Paese, soprattutto a Tripoli, roccaforte dell’estremismo sunnita e salafita, e nella Valle della Bekaa. Importanza strategica ricoprono anche i campi profughi palestinesi, divenuti oramai rifugio preferito per questi terroristi.

Grande preoccupazione serpeggia tra i leader palestinesi in Libano, che sulla tragica e dolorosa esperienza della guerra civile libanese, si stanno adoperando per individuare e isolare queste cellule, soprattutto quelle salafite, che oramai sono presenti e attive in tutti i campi palestinesi.

Il numero degli estremisti all’interno dei campi profughi continua a crescere, e il timore tra gli abitanti è che si possa ricreare una situazione simile a quella del campo di Nahr el Bared, nel nord del Libano, quando nel 2007 uno scontro tra esercito libanese e miliziani salafiti di Fatah al Islam durato per tre mesi, provocò la morte di centinaia di persone e la distruzione totale del campo.

 

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