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Flottiglia Pro-Palestina per “rompere l’assedio” a Gaza

Quattro navi della Freedom Flotilla Coalition (Ffc) si stanno dirigendo verso la Striscia di Gaza nel tentativo di “rompere l’assedio” dell’enclave, che le Nazioni Unite hanno da tempo definito illegale. Tre delle navi sono partite lunedì scorso da Copenaghen, in Danimarca, e una quarta dovrebbe aggiungersi durante la navigazione.

Freedom Flotilla CoalitionIl viaggio dovrebbe durare più di due mesi, in quanto le navi si fermeranno in diversi porti in Europa per organizzare manifestazioni a sostegno della Grande Marcia del Ritorno, iniziata il 30 marzo e che ha causato la morte di oltre cento palestinesi e diverse migliaia sono rimasti feriti dal fuoco dei cecchini israeliano. Quelle proteste si sono concluse il 15 maggio in occasione del “Nakba Day” o “Day of Catastrophe”.

Lo stesso giorno, a Göteborg, in Svezia, si è tenuta una cerimonia, mentre centinaia di attivisti provenienti dalla Scandinavia e altri Paesi europei hanno presenziato al via della flottiglia. Le barche includono al-Awda (ritorno); Heria (libert); e Mairead, che prende il nome dal premio Nobel per la pace Mairead Maguire, militante irlandese della campagna di sdoganamento (Bds) contro l’entità israeliana che nel 2010 ha preso parte ad un’altra flottiglia per Gaza. Nel 2016, Maguire è stata arrestata e poi deportata insieme ad altre 12 donne su “Women’s Boat to Gaza” dopo essere stata fermata al largo della costa.

Una quarta nave, la Palestina, avrebbe dovuto unirsi alle altre, ma ha subito un ritardo a causa di problemi al motore, quindi chiuderà i ranghi con le altre navi a Kiel, in Germania. L’equipaggio di quest’anno è composto da attivisti pro-palestinesi di 20 Paesi diversi.

La complicità internazionale ai crimini israeliani

“In risposta al brutale blocco israeliano, per sette anni la Freedom Flotilla Coalition ha condotto azioni dirette nonviolente volte a sensibilizzare l’opinione pubblica internazionale e a fare pressione sulla comunità internazionale per porre fine al blocco”, riporta una dichiarazione del gruppo Canada Boat a Gaza. “Navighiamo quest’anno per il diritto a un futuro giusto per la Palestina… Continueremo a fare pressione sui nostri governi e protesteremo contro la loro complicità con i “crimini di Israele contro l’umanità”.

Il blocco di Gaza è stato imposto dall’entità israeliana e dall’Egitto nel 2007 dopo che Hamas ha vinto le elezioni legislative palestinesi. In passato, l’entità israeliana ha sequestrato con brutalità le navi umanitarie che tentavano di raggiungere Gaza. Nel 2010, nove attivisti sono stati martirizzati dalle forze di occupazione israeliane mentre requisivano la loro nave.

di Giovanni Sorbello

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