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Bambini a rischio guerra, povertà e discriminazione

Sono 1,2 miliardi i bambini in balia della guerra, della povertà e delle discriminazioni in tutto il mondo. Questo è quanto rivelato da Save the Children in un report a riguardo. Questa Organizzazione non governativa (Ong) ha annunciato che i dati sono il risultato di uno studio che ha classificato 175 Paesi riguardo la minaccia del lavoro infantile, l’esclusione dall’educazione, i matrimoni infantili e le gravidanze premature.

Lo studio, intitolato ‘Molti volti di esclusione’, ha mostrato che circa 1,2 miliardi di bambini stanno affrontando almeno una delle tre maggiori minacce (guerra, povertà e discriminazione sessuale). Mentre circa 153 milioni le stanno sfidando tutte quante.

Secondo Save the Children, otto Paesi su dieci classificati come peggiori per la vita dei bambini si trovano in Africa centrale e occidentale, il triste primato spetta al Niger. D’altro canto, Singapore e la Slovenia sono stati classificati come i Paesi con il più basso livello di problemi infantile.

Il direttore esecutivo dell’organizzazione no profit, Helle Thorning-Schmidt, afferma che più di metà delle bambine al mondo iniziano le loro vite con una marcia indietro solo per il semplice fatto di essere nate femmine e in un ambiente povero o in una zona di guerra. Inoltre, aggiunge che i governi possono e devono fare di più per poter garantire ad ogni bambino le migliori possibilità con cui iniziare la vita. Comparando alcuni governi con simili livelli di reddito si è notato che ci sono differenze sulle condizioni di vita dei bambini, ciò mostra come le politiche, i fondi e le decisioni governative possono fare la differenza.

357 milioni di bambini stanno vivendo in zone di conflitto

Il sondaggio di Save the Children ha mostrato che la situazione per i bambini è migliorata in 95 Paesi sui 175 esaminati, ma è deteriorata in 40. In una ventina di Paesi, includendo Sud Sudan, Somalia, Yemen e Afghanistan, si possono trovare le peggiori aree per una crescita sana e dignitosa.

Un report della stessa organizzazione mostra che almeno 357 milioni di bambini stanno vivendo in zone di conflitto, rischiando quotidianamente di essere vittime di violenza e morte. Questi bambini stanno crescendo in aree afflitte da conflitti e sono esposti alle più gravi forme di violenze immaginabili. Ai giorni d’oggi ci sono bambini che sono vittime di atti che nessun bambino dovrebbe subire, dalla violenza sessuale ad essere usati come attentatori suicidi. “Le loro case, scuole e campi di gioco sono diventate dei campi di battaglia”, afferma Save the Children.

di Alessia Biella

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