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Ayatollah Majid Takhabi: “Le sanzioni contro l’Iran sono state eliminate solo sulla carta”

Nel corso della sua visita a Roma, abbiamo avuto il piacere di incontrare e intervistare l’Ayatollah Majid Takhabi, membro dell’Assemblea degli Esperti, l’organo di alto rango preposto ad eleggere la Guida Suprema iraniana.

In un momento storico in cui il Medio Oriente è attraversato da un’ondata di terrorismo, e l’attacco di Israele ed Arabia Saudita contro il blocco della Resistenza si è fatto violentissimo, quale particolare significato ricopre oggi la Giornata di Gerusalemme?

La giornata mondiale di Gerusalemme è il giorno di sostegno dell’oppresso contro gli oppressori e un ricordo lasciato dalla fondatore della Repubblica Islamica dell’Iran, Imam Khomeini che si svolge tutti gli anni e sempre con la presenza maggiore del popolo. La celebrazione di questa giornata manifesta l’interesse di un Paese sciita (l’Iran) per salvare un popolo di maggioranza sunnita (Palestina) che patisce le brutalità dell’oppressione del regime sionista.

Iraq, Siria, Yemen, Bahrain: sono tutti aree di crisi a ridosso dell’Iran; qual è il punto di vista della Repubblica Islamica per la loro soluzione?

La soluzione presentata dall’Iran è quella basata sulla volontà del popolo di decidere del proprio destino, eliminando ogni genere di interferenza negli affari interni dei Paesi da parte di regimi che sono i veri sostenitori del terrorismo.

La revoca delle sanzioni ha suscitato molte aspettative nel Popolo iraniano; in che modo esse potrebbero influire nelle dinamiche della politica interna della Repubblica Islamica?

Il ministro degli Esteri iraniano ha ribadito da sempre che le sanzioni contro l’Iran sono state eliminate solo sulla carta. L’Occidente deve dimostrare la sua sincerità e fedeltà agli accordi presi, solo così il popolo iraniano potrà fidarsi all’Occidente.

Dopo gli accordi di Vienna sul nucleare, sono caduti gli ostacoli frapposti ai rapporti economici con gli altri Paesi; quali obiettivi di sviluppo si propone la Repubblica Islamica e cosa chiede ai potenziali partner?

La posizione dell’Iran è basata sulla economia di resistenza che si basa sulle sue proprie forze. Bisogna pretendere dai partner occidentali che mantengano le loro promesse e considerino l’Iran una potenza economica della regione.

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