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Ahed Tamimi molestata durante interrogatori israeliani

Un video che mostra estratti di una sessione di interrogatori israeliani con l’attivista adolescente palestinese detenuta, Ahed Tamimi, è stato pubblicato lunedì scorso.

Durante una conferenza stampa a Ramallah, la famiglia di Ahed Tamimi ha reso pubblico il filmato del 26 dicembre scorso al fine di mostrare le tattiche utilizzate dalle autorità israeliane per estorcere confessione all’adolescente nel centro di detenzione Shaar Binyamin, nella West Bank (Cisgiordania) occupata.

Il video ha mostrato una parte di una sessione di interrogatorio di oltre due ore con il minore, che ha attirato l’attenzione internazionale dopo essere stata detenuta e condannata a otto mesi di prigione per aver schiaffeggiato un soldato israeliano. Gli inquirenti israeliani hanno usato minacce verbali e tecniche di intimidazione per costringere Ahed Tamimi a cooperare con le autorità israeliane.

Gli inquisitori israeliani commentano la pelle chiara di Ahed. “La mia sorellina è bionda e i suoi occhi sono come i tuoi”, afferma uno degli intervistatori nel video, e ha chiesto a Tamimi se anche la sua pelle diventasse rossa quando andava in spiaggia. Queste tattiche sono state usate “solo per convincerla a interagire con gli interrogatori”, ha dichiarato Bassem Tamimi, suo padre, ai giornalisti. “Questa sfida è il messaggio della nostra nuova generazione. L’unico scopo di questo interrogatorio era rompere il simbolismo di sfida che lei rappresenta cercando di farla lasciare andare il suo diritto a rimanere in silenzio. Lei no”, ha aggiunto il padre.

Poiché Ahed è minorenne, le autorità israeliane sono tenute a consegnare su richiesta estratti del filmato di interrogatori al suo avvocato. La sua famiglia in seguito ha deciso di rendere pubblici estratti del video che gli erano stati forniti.

L’avvocato di Ahed, Gaby Lasky, ha presentato una denuncia al procuratore generale israeliano lo scorso lunedì alla luce del filmato che mostra all’interrogante che dice all’adolescente che ha “occhi da angelo”. Lasky ha accusato gli interrogatori di molestie sessuali equivalenti ad una “grossolana violazione della legge”, aggravata alla luce dell’età di Ahed.

di Redazione

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