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Ramadan Shallah: “Ciò che è stato preso con la forza sarà ripristinato solo con la forza”

di Giovanni Sorbello

Si è svolto in questi giorni al Cairo il festival organizzato dal sindacato dei giornalisti egiziani, intitolato “La Palestina ci unisce”, per commemorare il 65° anniversario della Nakba. L’importante incontro si è svolto alla presenza di personalità politiche, palestinesi ed egiziani.

Tra gli interventi di rilievo quello di Ramadan Abdullah Shallah, segretario generale del movimento di resistenza della Jihad islamica in Palestina, che ha esordito dichiarando che l’occupazione della Palestina è stato tra gli atti più criminali compiuti nella storia dell’uomo.

“La Palestina è stata persa sia attraverso i negoziati politici, ma anche attraverso il terrorismo israeliano contro il popolo palestinese”, ha aggiunto Shallah.

“Potete scommettere su di noi e sulla resistenza palestinese, la guerra degli “otto giorni” contro Israele è stata una chiara dimostrazione; nessuno abbandonerà il percorso della resistenza armata, e così come dichiarò il leader egiziano Abdel Nasser: “Ciò che è stato preso con la forza sarà ripristinato solo con la forza… La Palestina è un nostro diritto e combatteremo fino alla vittoria e la liberazione”.

Il dottor Ramadan Shallah ha sottolineato che i principi fondamentali della Jihad islamica fanno riferimento ad uno Stato di Palestina, che da Rafah giunge fino a Ras Naqoh.

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