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Milioni di bambini del Regno Unito vivono in povertà

Oltre quattro milioni di bambini in tutta la Gran Bretagna vivono in povertà, e le proiezioni suggeriscono che potrebbero salire a cinque milioni entro il 2020. La povertà colpisce gravemente la salute di molti bambini britannici, che pagano un prezzo elevato a causa di alloggi freddi ed umidi, cibo inadeguato e insicurezza finanziaria.

bambiniI dati assai poco rassicuranti sono stati rilasciati di recente da una relazione del Royal College of Pediatrics and Child Health (Rcpch) e del Child Poverty Action Group (Cpag). Il rapporto, basato su un’indagine condotta da 250 pediatri in tutta la Gran Bretagna, ha rilevato che la povertà sta avendo un impatto devastante sulla salute dei bambini britannici e per la crescita ha sollecitato un’azione urgente sulla disuguaglianza.

Tra i problemi citati dai pediatri ci sono una scarsa crescita nei bambini, i cui genitori non possono permettersi alimenti sani o controlli periodici, malattie respiratorie causate o aggravate da alloggi freddi e umidi e problemi di salute mentale derivanti da stress finanziario.

L’alloggio sovraffollato, umido o freddo tra i pazienti è la regola, piuttosto che l’eccezione, ha commentato un pediatra, molti bambini non vengono dimessi dalle unità speciali di cura dei neonati a causa dei genitori che sono senza tetto. Quattro su cinque medici hanno dichiarato che l’incapacità di mantenere una casa calda ha contribuito alla salute dei bambini.

L’insicurezza alimentare contribuisce molto alle malattie dei bambini, la mancanza di alimenti sani è associata sia alla scarsa crescita dei bambini da un lato, sia all’aumento dell’obesità dall’altro. I genitori diluiscono il latte, non potendosi permettere il latte genuino, o limitano il loro cibo a vantaggio di una maggiore cura dei loro figli.

L’amministratore delegato del Cpag, Alison Garnham, ha dichiarato che i risultati dovrebbero allarmare il prossimo governo. Il basso reddito familiare, l’alloggio inadeguato e i tagli ai servizi di sostegno stanno compromettendo la salute dei nostri bambini più vulnerabili. Oltre al ripristino degli obiettivi di povertà infantile, il rapporto raccomanda che il prossimo governo inverta i tagli alla sanità pubblica e al credito universale ed esamini l’impatto sulla salute dei bambini in tutte le politiche future.

Non solo i bambini del Regno Unito meritano il miglior avvio possibile nella vita, come si augurano i britannici ben consapevoli che la Gran Bretagna spende quasi 205 miliardi di dollari per aggiornare il proprio sistema di armi nucleari Trident.

Anche i 27 milioni di bambini in Europa a rischio di povertà o di esclusione sociale meritano il diritto di un migliore avvio possibile nella vita, in Grecia, come in Ungheria o in Lettonia. Anche in Italia ci sono “bambini senza” che devono fare i conti fin da piccoli con situazioni di privazione e di svantaggio: dalla povertà economica all’emergenza abitativa, da problemi di salute a carenze educative. Ma la povertà non è soltanto economica. Un bambino su 5 in Europa (1 su 4 in Italia) vive in condizioni abitative inadeguate e ha sempre meno possibilità di partecipare ad attività culturali, formative e ricreative con i suoi coetanei. La povertà quindi è strettamente correlata alle condizioni di salute e benessere, alla mancanza di opportunità, alla deprivazione.

Inoltre la povertà è acuita dalla fortissima disuguaglianza che, come noto, è esplosa nel mondo occidentale (ma anche nei Paesi a forte crescita economica come India e Cina) e pregiudica fortemente le possibilità per un minore di uscire dal circolo dello svantaggio.

di Cristina Amoroso

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