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L’invasione “programmata” dell’Europa e le mire dell’alta finanza

di Cinzia Palmacci

Da anni, quelli che chiamano in senso vagamente derisorio “complottisti”, denunciano una regìa occulta dietro tutti gli avvenimenti più gravi che coinvolgono il mondo intero, e soprattutto certe scelte politiche azzardate dell’Unione Europea. Ebbene, i “complottisti” sono in realtà quelli che meglio di altri hanno captato la realtà dietro la “matrix” di un’apparente normalità. C’è piuttosto da chiedersi cosa ci sia di normale nella crisi scatenata dalle guerre, nella destabilizzazione degli Stati, nella supremazia dell’economia finanziaria globale, nell’esodo biblico di migliaia di disperati che ogni giorno si riversano sulle nostre coste. La risposta ce la rivela “candidamente” il Pentagono dichiarando che l’immigrazione di massa è stata programmata per durare un ventennio, come riportato da un interessante articolo di “Repubblica” dal titolo “Migranti, il Pentagono: una crisi che durerà almeno 20 anni”: “Dobbiamo affrontare sia unilateralmente che con i nostri partner questa questione come un problema generazionale, e organizzarci e preparare le risorse ad un livello sostenibile per gestire questa crisi dei migranti per i prossimi 20 anni”. Lo ha dichiarato alla Bbc il capo degli Stati maggiori riuniti degli Stati Uniti (il più alto ufficiale in grado), il generale Martin Dempsey. Saranno venti lunghi anni di guerre, di ondate di profughi, di stermini di massa e di crisi economica indotta. Vent’anni con la disoccupazione galoppante in casa e lo Stato “islamowahabita” alle porte, se non scoppia prima un conflitto nucleare con la Russia, tanto desiderato dagli americani. Vent’anni di annegamenti in massa nel mare e colonne di disperati che cercheranno di raggiungere, attraverso il sud dell’Europa e i Balcani, la spocchiosa Germania arricchitasi grazie all’euro, ai trattati e al saccheggio dell’Europa meridionale. Vent’anni di stragi di innocenti, di distruzione delle infrastrutture e del patrimonio storico in Medio Oriente e in Africa settentrionale, per opera degli assassini “islamowahabita” molto utili al Pentagono, molto efficienti nel seminare morte e distruzione, molto abili nel generare nuove ondate di profughi. E’ proprio quello che vogliono i signori del denaro e della finanza, che controllano anche il Pentagono, ed è proprio per questo che la “coalizione internazionale” a guida americana non interviene con decisione contro i macellai dell’Isis.

L’Europa deve esser messa alle strette per cedere definitivamente sovranità e risorse a loro beneficio. I vertici dell’alleanza atlantica e il Pentagono, in situazioni di guerra, la faranno da padroni. Inoltre, se non hanno mostrato scrupoli a scatenare il satanismo wahabita contro le popolazioni di Siria, Iraq e Libia, causando centinaia di migliaia di morti e più di dieci milioni di profughi, avranno qualche remora a spalancare davanti a noi le porte dell’inferno, per poi “salvarci” e dominarci a piacimento? L'”establishment occulto” americano lo aveva già fatto “liberandoci” dai nazisti, e solo ora scopriamo che la nostra sudditanza psicologica nei loro riguardi era stata studiata a tavolino.

Un esempio di questa “programmazione” è rappresentato da un gruppo creato da Bush nel 2000 che si chiamava The Project for a New American Century (Il Progetto per un Nuovo Secolo Americano) e che sosteneva i Repubblicani, produsse un documento che indicava una lista di Paesi in cui doveva accadere un “regime change” (cambio di regime) in uno scenario di guerre multiple. In questo gruppo c’era la Siria, l’Iraq, la Libia etc… tutti quelli che da allora sono stati coinvolti. Di quel gruppo facevano parte Cheney, Rumsfeld, Wolfowitz, tutti personaggi che poi giunsero al potere pochi mesi dopo la pubblicazione del documento. Tutti membri di una rete nascosta di Società Segrete, come per esempio il Bilderberg che ora è “semi-segreto” grazie all’attività di ricercatori alternativi. Ma anche la Commissione Trilaterale (riunitasi di recente a Roma con il ministro Boschi e il suo bel discorso in inglese), il Counsel for Foreign Relations, che sono think tank (serbatoi di pensiero) che orchestrano la politica decisa nell’ombra profonda, e dirigono la sua implementazione nel mondo “visibile”. Ciò che stanno facendo, è mettere le loro pedine in posizioni di potere, quindi implementare questa agenda “segreta”. Una straordinaria “coincidenza”: P. D. Sutherland, un irlandese, è il rappresentante Onu della Segreteria Generale per l’Immigrazione Internazionale ed è un fanatico sostenitore del controllo centralizzato dell’Europa. Ora Sutherland è Presidente della Goldman Sachs International e anche della London School of Economics, (e molti altri Enti) e qui viene il bello, è nello Steering committee (comitato guida, ovvero comitato di persone con compiti decisionali di tipo strategico). Presidente onorario della Commissione Trilaterale, fu Presidente della trilaterale Europa e Vice Presidente della Tavola Rotonda degli Industriali Europei, e Presidente Onorario del Movimento Europeo dell’Irlanda. La sua politica sulla immigrazione sostiene che “l’immigrazione è una dinamica cruciale per la crescita economica”, dunque la crisi dell’immigrazione è usata per la trasformazione radicale della società umana.

A questo punto viene da chiedersi se nei loro piani ci fosse anche lo sfaldamento dell’Unione Europea che, a questo punto, pare auspicabile dato che finora gli Stati membri hanno dato pochi cenni di cooperazione. In questo “ordine sparso”, la riappropriazione delle sovranità nazionali sembra una delle soluzioni più sensate. Per ora l’Unione Europea sta dimostrando solo tutta la sua vulnerabilità. Ammettiamolo, l’esperimento di un’Europa veramente unita è fallito miseramente, ma potremo abbozzarne un altro solo quando l’Europa avrà compreso l’importanza della difesa del bene comune dei suoi cittadini a scapito degli interessi finanziari di pochi. Solo con questo cambio di rotta potremo veramente difendere i nostri confini restando saldi di fronte a qualsiasi minaccia e di qualunque provenienza.

Negli Usa Trump si scaglia contro l’immigrazione con tipica foga da avviata campagna elettorale. E anche in Italia non siamo messi molto bene se il leader della Lega vola a stringere la mano a Trump (che non ha ancora vinto le elezioni). Ma chi crede che un capitalista miliardario tra i maggiori esponenti del gotha dell’alta finanza, che va al country club con i vari Rockfeller, Rothschild, Bush ecc…, possa fare davvero gli interessi della gente comune una volta eletto, o pecca di pericolosa ingenuità o è preda di un delirio masochistico che non lascia speranze.

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