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Ebrei iraniani non attratti dalla propaganda sionista

Il deputato ebreo al parlamento iraniano (Majlis), Siamak Moreh Sedgh ha dichiarato che gli ebrei iraniani possono praticare liberamente la loro religione in Iran e hanno sempre goduto delle migliori condizioni di vita nella Repubblica islamica rispetto che in Europa.

“Ciò dimostra che la propaganda sionista non può attirare gli ebrei iraniani”, ha dichiarato il rappresentante della comunità ebraica al Parlamento durante un’intervista rilasciata lunedì all’agenzia tedesca Deutsche Welle.

Pochi mesi fa, Moreh Sedgh ha attaccato il regime israeliano per il perseguimento di quelle che ha definito “idee razziste e criminali”, definendo il suo primo ministro Benjamin Netanyahu come un “vampiro psichico”.

In Iran le minoranze religiose sono rispettate; la comunità ebraica, come del resto tutti gli altri cittadini. Come tutti gli altri iraniani, gli ebrei hanno fatto la propria parte nella vittoria della Rivoluzione islamica e nella difesa del Paese durante gli otto anni della guerra imposta del 1980-1988, ed hanno sacrificato dei martiri per la Nazione.

La comunità ebraica in Iran pratica liberamente il proprio culto e gode delle libertà religiose e civili, senza avere alcun problema nella società o con le istituzioni. Gli ebrei iraniani hanno il diritto di auto-amministrazione e un membro tra i 290 parlamentari iraniani è eletto dai soli ebrei.

 

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