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Cisgiordania: manifestanti assaltano sede Croce Rossa

di Redazione

I manifestanti palestinesi hanno preso d’assalto la sede del Comitato Internazionale della Croce Rossa in Cisgiordania, per la sua inazione sul caso del prigioniero Bilal Kayed al suo 70° giorno di sciopero della fame.

La protesta dei manifestanti ha causato la chiusura temporanea della sede dell’agenzia di soccorso nella città di Ramallah, ha riferito l’agenzia di stampa palestinese Safa.

Un giorno prima, il detenuto palestinese Bilal Kayed, per il quale è stata intrapresa ieri la protesta, ha scritto una lettera ai suoi colleghi palestinesi, affermando che avrebbe mantenuto il suo sciopero della fame.

La salute di Kayed si è fortemente deteriorata; il suo avvocato ha dichiarato che il 35enne è ormai incapace di muoversi e parlare. Alla madre di Bilal, Raheeba Kayed, è stato impedito di visitare il figlio in ospedale. Gli avvocati hanno riferito che le autorità israeliane rifiutano di permettere al figlio di lasciare il suo letto d’ospedale.

Kayed doveva essere rilasciato nel mese di giugno dopo aver scontato una condanna a 14 anni di carcere per le sue attività con il Fronte Popolare per la Liberazione della Palestina. Le autorità israeliane hanno ordinato che rimanga in “detenzione amministrativa”, una pratica israeliana che lascia i prigionieri palestinesi in un limbo giuridico.

Più di settemila prigionieri palestinesi, tra i quali 350 bambini, sono attualmente detenuti in 17 carceri israeliane.

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